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domenica 12 aprile 2020

Da Fossati Alessandra: L’atletica palestra di vita. Il Dordoni casa degli atleti.


L’atletica palestra di vita. Il Dordoni casa degli atleti.

Lo sport, tutto lo sport, è palestra di vita.
Una frase sentita così tante volte da diventare quasi banale, ma così vera. Perchè lo sport insegna davvero molte cose: l’impegno, il rispetto, la cura del proprio corpo, la capacità di confrontarsi con sé stessi e affrontare le difficoltà. Contribuisce in modo incisivo alla crescita fisica e psicologica dell’individuo.
E l’atletica più di tutti, perchè è la regina degli sport e perché è nel mio cuore, avendo praticato per tanti anni salto in alto. La seguo molto ancora adesso.
La mia vita sportiva, pur essendo cominciata altrove, si è concretizzata a Sesto, al campo che per me rimane ‘di Via Rovani’. E’ qui che sono stata accolta per tanti anni di allenamento, sudore, passione ed entusiasmo.
E professionalità.
A Sesto infatti ho avuto la fortuna di essere allenata da Roberto Vanzillotta, che del Dordoni ne ha fatto la sua casa. Sua e di tanti, tantissimi ragazzi e ragazze che in tutti questi anni hanno frequentato la pista e messo alla prova il loro talento o semplicemente provato una disciplina sportiva. Al Dordoni sono cresciuta, nel vero senso della parola. Perché gli anni dell’adolescenza e di giovane adulta sono quelli irripetibili e fondamentali nella formazione della personalità e del carattere degli individui. L’atletica mi ha dato molto, risultati, soddisfazioni, la possibilità di viaggiare e conoscere nuovi paesi e culture in un periodo in cui queste cose non erano scontate o facili come ora. Ma il lascito forse più importante sono le relazioni umane: a distanza di tanto tempo posso dire che le amicizie più profonde sono quelle sviluppate in quegli anni; l'aver vissuto insieme ad altri, poi diventati amici, un periodo così fondante della nostra personalità di futuri adulti ha creato legami preziosi e duraturi.

Questi legami e la competenza che sapevo di trovare mi hanno anche fatto tornare, al Dordoni, da genitore. Quando mia figlia ha iniziato a praticare atletica, guarda caso salto in alto, ho bussato di nuovo alla porta di Vanzillotta. E al Dordoni ora ha trovato casa anche Alessia Trost, tra le migliori saltatrici in alto italiane di tutti i tempi.
E di nuovo ho trovato accoglienza, preparazione, esperienza, e un gruppo di altri ragazzi con cui Maddalena condivide pomeriggi di allenamento. Perché pur essendo uno sport individuale, l’atletica è aggregante, insegna il valore del lavorare insieme, per stimolarsi e imparare dall'altro, con spirito di gruppo.

Se non fosse ancora chiaro, la mia è una dichiarazione d’amore per l'atletica, lo sport più bello del mondo. Che è anche uno sport molto democratico, dove non ci sono differenze di status socio-economico, di ricchezza e povertà. E’ uno sport che favorisce l’integrazione, in atletica si è tutti uguali e tutti hanno le stesse opportunità. Che sono tante, perché le molte specialità in cui si declina coprono lo scibile sportivo: puoi correre veloce o a lungo, saltare in estensione o in alto, con o senza asta, lanciare in molti modi. E marciare: come dimenticare la tradizione della marcia che tanto lustro ha portato proprio a Sesto S. Giovanni.
Last but not least, l’atletica è democratica perché è economica, alla portata - davvero - di tutte le famiglie; un aspetto per niente trascurabile.

Cosa chiedere di più? Avere la possibilità di continuare a frequentare il Dordoni.
Perchè perdere questa possibilità, rinunciando a una struttura così ben equipaggiata, che consente di allenarsi all’aperto e al chiuso, con palestre molto attrezzate e un rettilineo coperto con spazio per il salto in alto, e rinunciare al know how acquisito da Vanzillotta in primis, ma anche dagli altri allenatori e allenatrici che nel tempo lo hanno affiancato e supportato nella gestione dei tanti ragazzi che lo frequentano, sarebbe una grande e grave perdita.